La pittura termoriflettente è in grado di aumentare sensibilmente l’efficienza energetica nelle stanze dove viene applicata, riducendo i consumi energetici e migliorando il comfort ambientale. E’ un bel vantaggio, se si considera che oltre il 90% degli immobili italiani non è energeticamente efficiente. Non sempre è possibile intervenire per risolvere questa condizione realizzando un cappotto termico perché lo spazio o il contesto architettonico, ad esempio, non lo consentono. In queste situazioni la pittura termoriflettente da il meglio di sé. Oggi è possibile ridurre le dispersioni di energia attraverso le pareti semplicemente verniciandole. Scopriamo insieme come.

La pittura termoriflettente: cos’è

La pittura termoriflettente è il frutto delle ricerche nel campo della nanotecnologia: la scienza che studia la materia a livello atomico e molecolare. L’ordine di grandezza preso in considerazione da questa disciplina è il nanometro (in genere tra gli 1 e i 100 nanometri), cioè meno di un miliardesimo di metro. Manipolando la materia a questo livello è possibile ottenere una pittura nanotecnologica completamente nuova con caratteristiche e prestazioni superiori. La pittura termoriflettente è composta da particolari micro e nano particelle termo riflettenti che sono in grado di intercettare i raggi con cui si propaga il calore e di rifletterli in gran percentuale.

La pittura termoriflettente: come funziona

In pratica la pittura termoriflettente riflette l’energia termica come uno specchio. Applicando questa pittura nanotecnologica si crea un micro rivestimento sul muro che respinge il calore e riduce notevolmente la dispersione. Il calore non passa rapidamente attraverso le pareti trattate con la pittura termoriflettente per poi disperdersi verso l’esterno ma viene riflesso all’interno della stanza. L’uso di questa pittura permette perciò di tenere le stanze più calde e di ridurre i consumi per il riscaldamento con un bel risparmio energetico sulla bolletta del gas e dell’energia elettrica.

Le differenze tra pittura termoriflettente e isolamento termico

Il funzionamento della pittura termoriflettente è in parte diverso rispetto al tradizionale concetto di isolamento termico. Nell’isolamento si cerca di impedire che il calore che si sposti da una zona con una temperatura più alta verso una zona con una temperatura più bassa secondo il principio della conduzione. La pittura termoriflettente, invece, sfrutta il principio della riflessione per rimandare indietro l’energia termica verso la fonte del calore. L’effetto della pittura termoriflettente e dell’isolamento termico è simile ma si fonda su due principi fisici diversi.

La pittura termoriflettente: i vantaggi

Il principale vantaggio della pittura termoriflettente è l’aumento dell’efficienza termica. Permette di ridurre le dispersioni di calore e di conseguenza riduce le spese energetiche. Inoltre è di facile applicazione: si stende come una normale pittura con il pennello, il rullo o la pistola a spruzzo. L’esclusiva formulazione della pittura nanotecnologica ReflexIn di NanoCubo inoltre ha un effetto anticondensa e antimuffa: L’applicazione di questa pittura termoriflettente impedisce la formazione della condensa e il conseguente sviluppo di muffa, conservando la traspirabilità del muro.

Pittura termoriflettente e pittura termica / termoisolante: sono la stessa cosa?

Forse avrai sentito parlare di pittura termica o termoisolante. Il termine in realtà è improprio perché, per la loro natura, le pitture non possono essere definite termoisolanti. Per esserlo ed ottenere un effetto paragonabile ad un isolante tradizionale, dovrebbero essere applicate con uno spessore impossibile di almeno 2 cm o avere una conducibilità che nemmeno lontanamente i materiali di ultima generazione riescono a raggiungere. La cosiddetta “pittura termica” altro non è che un prodotto che consente di evitare la formazione di condensa sulle pareti, riducendo l’umidità e uniformando le temperature superficiali. Una parete trattata con una pittura termica sarà meno soggetta all’umidità di condensa, ma continuerà a disperdere la stessa quantità di calore, non fornendo alcun tipo di risparmio energetico. La pittura termoriflettente, invece, interviene prima di tutto sull’efficienza energetica, migliorando le prestazioni termiche e, secondariamente, ha anche un effetto anticondensa.

La pittura termoriflettente: dove si usa

La pittura termoriflettente per interni è molto indicata in tutti gli ambienti interni, domestici e non, sprovvisti di adeguati sistemi di isolamento. Può essere utilizzata in tutte quelle situazioni in cui non c’è lo spazio sufficiente o le condizioni per poter installare il cappotto termico. Lo spessore della pittura termoriflettente è di pochi micron e la sua applicazione non riduce le dimensioni delle stanze. E’ inoltre la finitura ideale per pannelli isolanti per interno, contribuendo a migliorare sensibilmente le prestazioni fornite dal materiale coibentante utilizzato. Ideale nelle stanze fredde, umide, in ombra o esposte a nord, in tutte le stanze dove si forma vapore e condensa come la cucina, il bagno o la lavanderia perché inibisce la condensa e la muffa. La pittura termoriflettente, però, non sostituisce le prestazioni di un sistema a cappotto ma permette di ottenere un beneficio sensibile in termini di efficienza energetica e comfort ambientale sia dove non è possibile intervenire con un isolante tradizionale, sia in alternativa ad una verniciatura tradizionale. La pittura termoriflettente infine permette di correggere i ponti termici.

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